Legge di Bilancio 2025 e congedi parentali: cosa cambia

Pubblicato il 31 ottobre 2024

Nuove modifiche in arrivo alla disciplina dei congedi parentali.

Tra gli obiettivi della legge di Bilancio 2025, il Governo intende supportare ulteriormente le famiglie con figli, elevando l’indennità spettante per i primi tre mesi di congedo parentale, non cedibili all’altro genitore, all’80% della retribuzione e mantenendo invariato il requisito anagrafico del figlio che dovrà avere un’età inferiore a sei anni.

Le due precedenti leggi di Bilancio, valide per gli anni 2023 e 2024, avevano rispettivamente innalzato per il primo mese di congedo e successivamente anche per il secondo mese l’originaria indennità dal 30% all’80% della retribuzione.

Rimane invariato, invece, il periodo complessivo di congedo che può raggiungere un massimo di dieci mesi: alla madre lavoratrice spettano fino a sei mesi, continuativi o frazionati, una volta concluso il periodo di maternità obbligatoria; al padre lavoratore spettano fino a sei mesi a partire dalla nascita del figlio, elevabili a sette se l’astensione si protrae per almeno tre mesi continuativi o frazionati.

Per il genitore solo ovvero a cui sia stato affidato in via esclusiva il figlio, il periodo di congedo facoltativo potrà arrivare a undici mesi complessivi.

Maggiori dettagli e una infografica illustrativa nell'Approfondimento che segue.

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