Legge di bilancio: OCF contrario alla norma sul contributo unificato

Pubblicato il 17 dicembre 2024

Con comunicato pubblicato il 17 dicembre 2024, l'Organismo Congressuale Forense (OCF) è tornato ad esprimere con fermezza la propria contrarietà all'introduzione della sanzione di improcedibilità prevista dall'articolo 105 della Legge di bilancio 2025.

Tale disposizione prevede che il mancato versamento del Contributo Unificato, un tributo necessario per l'iscrizione della causa al ruolo, comporti l'impossibilità di procedere con il processo.

Secondo l'OCF, questa misura rappresenta una barriera fiscale inaccettabile alla domanda di giustizia, limitando in modo significativo l'accesso ai cittadini e sollevando perplessità circa la sua legittimità costituzionale.

OCF contrario anche alle proposte emendative

Anche le ipotesi emendative della norma, che prevedono il pagamento di un importo minimo come condizione per l'iscrizione della causa, non incontrano il consenso dell'OCF.

Per l'Organismo, tali modifiche sono puramente formali e introdurrebbero comunque un criterio discriminatorio, capace di compromettere i principi fondamentali di uguaglianza e parità dei diritti.

In questo senso, l'imposizione di un onere economico pregiudicherebbe il diritto fondamentale di accesso alla giustizia, penalizzando in particolare le fasce più deboli della popolazione.

L'alternativa proposta: potenziare le attività di recupero

L'OCF propone, come alternativa, il potenziamento delle attività di recupero già esistenti nei confronti dei soggetti inadempienti.

Tale soluzione consentirebbe di garantire il rispetto delle obbligazioni economiche senza tuttavia introdurre barriere che violino il diritto all'accesso alla giustizia.

L'Organismo sottolinea l'importanza di un intervento politico mirato, che miri a bilanciare le esigenze finanziarie del sistema con il rispetto dei principi costituzionali.

Concludendo, l'Organismo Congressuale Forense rende noto che continuerà a vigilare sull'evoluzione della proposta normativa, promuovendo soluzioni che tutelano i diritti dei cittadini e preservano l'integrità del sistema giudiziario.

E' ribadita, in tale contesto, la propria opposizione a qualsiasi imposizione fiscale che possa risultare discriminatoria e che comprometta il principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione.

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