Legittima difesa: alla Camera audizione di avvocati e magistrati

Pubblicato il 14 gennaio 2019

Il 9 e il 10 gennaio 2019 si sono tenute, presso la Commissione Giustizia della Camera, le audizioni del Consiglio nazionale forense, dell'Organismo congressuale forense e dei rappresentanti dell'Associazione nazionale magistrati, sulla proposta di legge sulla legittima difesa il cui testo, si rammenta, è stato approvato dall’altro ramo del Parlamento il 24 ottobre 2018.

Mascherin (CNF): necessità di interpretazione costituzionalmente orientata

Per il CNF, il presidente Andrea Mascherin è intervenuto offrendo un’analisi prettamente tecnica, nel corso della quale ha precisato, più volte, la necessità che la nuova norma venga interpretata sulla base di una lettura costituzionalmente orientata, che tenga ferme, in ogni caso, le esigenze di necessità e di attualità della reazione.

Evidenziata anche l’opportunità che venga lasciato intatto il margine di discrezionalità del giudice.

Secondo Mascherin, una riforma sulla legittima difesa che venga letta in maniera costituzionalmente orientata è portatrice di una ratio che potrà essere condivisa, diversamente sarebbero ravvisabili profili di pericolosità che necessiterebbero di correzione.

L’Organismo congressuale forense ha partecipato all’audizione per tramite del Presidente, Vinicio Nardo, il quale, da avvocato penalista, ha voluto sottolineare la propria percezione di una diminuzione dei reati contro il patrimonio, nonché l’atteggiamento in generale non severo tenuto dai giudici, nei confronti degli aggrediti che abbiano reagito.

ANM contraria a riforma su legittima difesa

Per L’Anm, il presidente Francesco Minisci ha, invece, messo in evidenza la nota valutazione critica dell’associazione rispetto a ogni riforma della disciplina sulla legittima difesa, considerata come un istituto già sufficientemente regolamentato.

Secondo Minisci, ovvero, ogni intervento rischierebbe di produrre distorsioni che potrebbero creare più danni di quelli che si vorrebbero evitare.

Accordo del Governo sul testo, ultima lettura alla Camera

Intanto, sul testo di riforma della legittima difesa le parti del Governo sarebbero d’accordo: testo blindato e nessuna ulteriore lettura in Parlamento.

Lo ha annunciato il vice Premier, Luigi Di Maio, nel corso di un intervento ad una manifestazione elettorale svoltasi il 12 gennaio, a Porto Torres, durante il quale ha precisato “Non ci sono altre letture, l'ultima lettura è alla Camera. La Lega ha proposto la legittima difesa e noi voteremo la legittima difesa”.

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