Legittime le dimissioni “in odore” di licenziamento per giusta causa

Pubblicato il 26 settembre 2011 Se le dimissioni sono il frutto di un libero atto pur derivando da aspri dissidi sulla linea operativa da tenere in azienda, al datore di lavoro non può essere imputata la violenza morale che porta all’annullamento delle dimissioni.

Lo ha sancito la Corte di cassazione con sentenza n. 18705 del 13 settembre 2011, rigettando il ricorso presentato da un direttore generale di una banca e confermando le motivazioni espresse dalla Corte di appello. Tra banca e dipendente vi erano stati ampi scontri sulle strategie da tenere per rendere più competitiva l’attività, tanto da far paventare il licenziamento per giusta causa. Ma il direttore aveva scelto di presentare spontanee dimissioni.

Questo il principio espresso dalla Corte suprema: “Con riguardo alle dimissioni del lavoratore rassegnate sotto minaccia di licenziamento per giusta causa, può aversi l'annullamento delle medesime per violenza morale solo qualora venga accertata l'inesistenza del diritto del datore di lavoro di procedere al licenziamento, per insussistenza dell'inadempimento addebitato al dipendente, in quanto, in questo caso, con la minaccia del licenziamento il datore di lavoro persegue un effetto non raggiungibile con il legittimo esercizio del proprio diritto di recesso”.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Pubblica amministrazione, il nuovo decreto è legge

09/05/2025

Bonus donne dimezzato per assunzioni nei settori con disparità di genere

09/05/2025

Maternità e rientro in azienda: obblighi, diritti e buone pratiche

09/05/2025

CU 2025: regolarizzazione tardiva con ravvedimento operoso

09/05/2025

Nautica da diporto: contributi per motori elettrici. Proroga domande

09/05/2025

Erasmus per giovani imprenditori 2025: al via lo scambio professionale in Europa

09/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy