Lesioni personali: condotta aggravata dal lancio della stampante

Pubblicato il 21 novembre 2011 La Cassazione, con la sentenza n. 42428 del 17 novembre 2011, ha rigettato il ricorso presentato da un uomo, imputato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni volontarie, avverso la decisione con cui la Corte d'appello aveva confermato, nei suoi confronti, la condanna per i reati contestatigli aggravati dall'uso di un'arma impropria.

Nella specie, l'accusato aveva lanciato una stampante a due agenti della Polizia. Secondo la Corte di legittimità era da considerare come corretta la decisione con cui i giudici di gravame avevano mutuato il concetto di arma impropria - indicativo di qualunque strumento ad atto ad offendere di cui sia vietato il porto senza giustificato motivo - “oltre che dal disposto testuale dell’articolo 585 comma 2 n. 2 del Codice penale, anche dall’articolo 4 comma 2 legge n. 110/197” secondo cui la nozione della categoria ricomprende oggetti “che non è consentito portare fuori dell’abitazione senza un motivo giustificato, individuandoli in qualsiasi strumento chiaramente utilizzabile, per circostanze di tempo e di luogo, per l’offesa alla persona”.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

NIS, al via la seconda fase: misure, obblighi e scadenze ACN

02/05/2025

Licenziamento in malattia legittimo se l’attività extra ostacola la guarigione

02/05/2025

Credito estero: no a decadenza per omessa indicazione in dichiarazione

02/05/2025

UCPI: sciopero e manifestazione nazionale contro il Decreto sicurezza

02/05/2025

Maternità e formazione professionale continua, chiarimenti commercialisti

02/05/2025

Superbonus e CILA-S: decadenza dell’agevolazione per mancata compilazione del quadro F

02/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy