L’Ici “frena” la tassa di scopo

Pubblicato il 11 febbraio 2007

Dai primi riscontri fatti circa l’applicabilità della tassa di scopo nei capoluoghi di regione si evidenzia che il suddetto tributo locale (introdotto con 2007) non riesce a decollare. Richiesta per anni dai Comuni, l’imposta, che compare ai commi 145-151 dell’ultima manovra, si annuncia come una delle delusioni più cocenti per gli amministratori locali in fatto di fiscalità. All’atto pratico, infatti, il tributo è stato giudicato inapplicabile e completamente iniquo. In particolare, ciò che condanna lo strumento è la sua natura di “addizionale all’Ici”, che appunto rappresenta l’imposta meno amata dai sindaci. Pertanto, lo scarso successo dipende dal fatto che sul contributo, stabilito per finanziare gli interventi pubblici, pesano anche le sanzioni per opere non realizzate entro il limite dei cinque anni.

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