Locazioni brevi: obbligo di comunicazione in scadenza per contratti 2024

Pubblicato il 11 giugno 2025

Il 30 giugno 2025 rappresenta una data cruciale per tutti gli operatori coinvolti nella gestione dei contratti di locazione breve stipulati nel corso del 2024. Entro tale termine, infatti, dovranno essere trasmessi all’Agenzia delle Entrate i dati relativi a questi contratti. L’obbligo riguarda in particolare gli intermediari immobiliari e i gestori di portali telematici che hanno agevolato la stipula o il pagamento dei contratti.

La comunicazione, da effettuarsi telematicamente, deve includere tutte le informazioni previste dalla normativa introdotta dal D.L. n. 50/2017, art. 4, e deve essere eseguita utilizzando il software dell’Agenzia delle Entrate versione 2.0.0 del 28 aprile 2025, che ora consente anche la trasmissione del CIN (Codice Identificativo del Contratto).

Chi deve effettuare la comunicazione

Sono tenuti all’invio dei dati:

L’obbligo di comunicazione scatta anche in assenza di incasso del canone, purché l’intermediario abbia avuto un ruolo attivo nella stipula del contratto.

Cosa si intende per “locazione breve”

Secondo la normativa, una locazione breve è:

Sono equiparati anche:

Inoltre, il contratto può includere servizi come:

Quali dati devono essere comunicati

Per ogni contratto, devono essere trasmessi i seguenti dati:

È prevista la comunicazione aggregata per contratti multipli riguardanti lo stesso immobile e stipulati dal medesimo locatore.

Modalità di Trasmissione dei Dati

La trasmissione deve avvenire:

Per i soggetti non residenti, sono previste specifiche regole:

Sanzioni

La mancata, incompleta o infedele comunicazione comporta una sanzione amministrativa da €250 a €2.000.

La sanzione è ridotta alla metà (quindi da €125 a €1.000) se:

Ritenuta del 21% sul canone

Se l’intermediario incassa o gestisce il pagamento del canone:

In conclusione, la scadenza del 30 giugno 2025 impone obblighi precisi a chi opera nel settore delle locazioni brevi. È fondamentale che intermediari e piattaforme online si attrezzino per tempo, utilizzando gli strumenti messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, al fine di evitare sanzioni e garantire la corretta gestione fiscale dei contratti stipulati nel 2024.

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