Magistrati amministrativi contro il taglio di otto sedi distaccate dei Tar

Pubblicato il 21 giugno 2014 L'Associazione nazionale magistrati amministrativi (Anma), con nota del 18 giugno 2014, comunica la propria posizione di forte criticità nei confronti della misura che, tra gli interventi di riforma della pubblica amministrazione previsti dal Consiglio dei ministri nella seduta del 18 giugno 2014, prevede la soppressione di otto sedi distaccate dei Tar e, precisamente, quelle di Catania, Lecce, Reggio Calabria, Salerno, Latina, Pescara, Parma e Brescia.

Soppressione costosa e inutile

Per i magistrati, l'operazione prevista dal Governo, “a prescindere dalla considerazione della dubbia legittimità della soppressione di una sede di Tribunale con la decretazione di urgenza e alla pregiudiziale negazione di qualsivoglia confronto”, è da ritenere “costosa e inutile” sul piano dei costi, dell'efficienza, dell'allontanamento della giustizia dai cittadini, nonché, infine, “della mortificazione di territori di notevole rilevanza sul piano demografico, sociale ed economico”.

Critico anche il Consiglio nazionale forense che giudica l'iniziativa come “di dubbia costituzionalità”.
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