Maltrattamenti in famiglia. Il silenzio della vittima può denunciare un timore

Pubblicato il 09 febbraio 2012 Con sentenza n. 4914/2012, la Cassazione ha respinto il ricorso presentato da un marito avverso la decisione con cui i giudici di merito lo avevano condannato per aver posto in essere violenze nei confronti della coniuge.

L’uomo si era difeso facendo leva sulla condotta della moglie la quale non aveva chiesto alcun aiuto né denunciato alcuna violenza.

Per la Suprema corte, tuttavia, tale comportamento della donna, non poteva che essere interpretato come riflesso di un timore di conseguenze ancora più gravi.
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