Mandato di arresto confermato in caso di abitudine a delinquere

Pubblicato il 24 aprile 2014 La Corte di cassazione, con la sentenza n. 17706 del 23 aprile 2014, ha respinto il ricorso di un cittadino rumeno residente in Italia da circa tre anni contro il mandato d'arresto europeo emesso nei suoi confronti dopo che il medesimo aveva accumulato diverse condanne e denunce attestanti una abitudine a delinquere ininterrotta.

In particolare, l'uomo aveva chiesto di poter scontare in Italia la pena a due anni e due mesi di reclusione derivante da una condanna per furto aggravato commesso in Romania tre anni prima.

Solo l'integrazione permette di scontare la pena nel luogo di dimora

La Cassazione, tuttavia, gli ha negato questa possibilità ritenendo che, anche se lo stesso aveva i requisiti previsti dall'articolo 18 della Legge n. 69/2005, andava estradato in quanto non ancora inserito nel contesto sociale italiano.

La sua abitudine a delinquere, infatti, testimoniava che non era affatto avvenuto quel processo di integrazione e risocializzazione che permetterebbe di scontare la pena irrogata da un Paese dell'Unione europea nella diversa nazione in cui successivamente il soggetto dimori.
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