Mediazione come condizione di procedibilità per più materie

Pubblicato il 02 ottobre 2009
E' andato in scena ieri, 1° ottobre 2009, presso l'Aula Magna del Palazzo di Giustizia di Milano, “il Teatro della Mediazione”, simulazione di un caso immaginario di risoluzione alternativa di una controversia commerciale. Dopo la rappresentazione, ha preso il via un interessante dibattito dedicato al tema della conciliazione; presenti all'incontro il presidente del Tribunale milanese, Livia Pomodoro, il presidente dell'Ordine degli avvocati locale, Paolo Giuggioli, e il capo dell'Ufficio Legislativo del ministero della Giustizia, Augusta Iannini.

Nel corso della riunione, quest'ultima ha annunciato che è allo studio del dicastero di Via Arenula l'estensione del tentativo di conciliazione, inteso come causa di procedibilità, alle cause che concernono la materia condominiale, la locazione, l'affitto di azienda, il comodato, la successione ereditaria. Questa previsione dovrebbe essere introdotta nella fase di attuazione della delega contenuta nella recente legge di riforma del processo civile. Sempre in base al progetto, sarebbero previsti degli incentivi fiscali per le parti che intendano percorrere la strada della conciliazione e delle sanzioni per gli avvocati che non avvisino gli assistiti della possibilità di definire stragiudizialmente le varie controversie.
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