Milleproroghe fuori dalla Manovra. Bonus verde prorogato per tutto il 2020

Pubblicato il 10 dicembre 2019

Il decreto legge Milleproroghe quest’anno tornerà alla forma originaria del decreto “autonomo”, che dovrà essere varato dal Governo nei prossimi giorni e che sarà separato dalla Manovra 2020.

Nonostante fosse pronto uno schema di emendamento da inserire nel Disegno di legge di bilancio, nella riunione di maggioranza che si è tenuta ieri in Senato si è deciso di far prendere al provvedimento una strada autonoma e di farlo viaggiare come Dl a sé stante.

L’emendamento-milleproroghe costituirà, quindi, la base per un nuovo provvedimento, il cui testo è in Commissione Bilancio al Senato, in vista delle votazioni previste per venerdì in Aula.

Milleproroghe, l’agenda dei rinvii

Moltissime le scadenze che verranno prorogate, dalle graduatorie per la Pa al bonus verde.

Nel testo del provvedimento, tra le novità più importanti, proprio l’atteso prolungamento del bonus verde per tutto il 2020. Resterà, dunque, la detrazione Irpef del 36% a copertura delle spese sostenute, anche il prossimo anno, per la sistemazione a verde di giardini, edifici esistenti, terrazze e parti comuni di edifici condominiali. La detrazione, fino ad un massimo di 5mila euro ad immobile, va ripartita in 10 quote annuali. La copertura per tale misura è stata stimata pari a 7,2 milioni di euro e di essa si farà carico il Ministero delle Politiche Agricole.

Tra le altre proroghe, il Governo propone di estendere fino a un triennio la possibilità di prorogare lo stato di emergenza relativo al crollo del ponte Morandi, in deroga all'ordinario limite biennale.

Riguardo alla Pubblica amministrazione, dovrebbero slittare al 31 dicembre 2020 sia il termine per stabilizzare il personale non dirigenziale della Pa sia quello per procedere alle assunzioni di personale a tempo indeterminato, relative alle cessazioni avvenute dal 2009 al 2018.

Sempre al 31 dicembre 2020 dovrebbero essere rinviati le convenzioni e gli eventuali contratti a tempo determinato dei lavoratori inizialmente utilizzati come Lsu.

Slitta, invece, al 30 giugno 2020 il termine a decorrere dal quale i pagamenti alle pubbliche amministrazioni potranno essere effettuati esclusivamente attraverso la piattaforma PagoPa.

Più tempo anche alle vittime di violenza per chiedere il risarcimento all'apposito fondo dello Stato.

Infine, riguardo alla materia giustizia, dovrebbe slittare dal 1° marzo al 30 giungo 2020 il termine concesso per disciplinare l’albo dei curatori in attesa del decreto correttivo sulla crisi d’impresa. Inoltre, sei mesi in più anche per l’entrata in vigore della riforma Orlando sulle intercettazioni, che è stata rinviata al 30 giugno 2020.

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