Misure cautelari da motivare

Pubblicato il 04 giugno 2007

di Pisa, con la sentenza n. 147/1/07, afferma che la mancata dimostrazione del “fondato timore di perdere la garanzia del proprio credito” giustifica il diniego alla richiesta del Fisco per l’adozione di misure cautelari sul patrimonio del contribuente nei confronti del quale è stato emesso un Pvc o è stata irrogata una sanzione. Infatti, è onere di chi richiede la misura cautelare di dimostrare che il debitore compie o possa compiere in futuro atti dispositivi del proprio patrimonio tali da diminuire la fruttuosità dell’espropriazione, a garanzia della quale è previsto il sequestro conservativo. Il pericolum in mora non si può ricavare solo dalla notevole sproporzione tra l’ammontare della pretesa e la consistenza del patrimonio, ma ha bisogno di essere dimostrato considerando ogni elemento indicativo della volontà del debitore di depauperare il patrimonio. D’altro canto, se così non fosse, sarebbero assoggettabili a sequestro tutti i contribuenti che hanno un patrimonio inferiore alle pretese erariali. 

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Reddito di Libertà: nuove domande dal 12 maggio 2025

08/05/2025

TFR mensile, il no definitivo: Cassazione e INL chiudono ogni spazio interpretativo

08/05/2025

Web Tax: saldo 2024 in scadenza e nuove regole acconto 2025

08/05/2025

Decreto correttivo bis: cosa cambia per CPB, adempimenti e sanzioni

08/05/2025

Sempre più vicino l'avvio del Portale nazionale del sommerso

08/05/2025

Stranieri: sì al lavoro nelle more della conversione del permesso

08/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy