Legge di delegazione europea 2024: sì definitivo della Camera
Pubblicato il 12 giugno 2025
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Il 11 giugno 2025, la Camera dei deputati ha approvato definitivamente il disegno di legge recante "Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2024", già trasmesso dal Senato il 27 febbraio 2025.
Il provvedimento, come ogni anno, è volto ad allineare la legislazione nazionale agli impegni europei, attraverso il recepimento di direttive e regolamenti europei in vari ambiti.
Vediamo, dunque, le principali disposizioni contenute nel disegno di legge.
Nuovo quadro normativo
Il disegno di legge si articola in tre Capi, con un totale di 29 articoli. La legge non solo recepisce direttive europee, ma adegua anche la normativa nazionale ai regolamenti europei, promuovendo una maggiore coerenza con le politiche dell'Unione.
Capo I – Disposizioni Generali
Il primo capo riguarda le disposizioni generali per il recepimento e l’attuazione degli atti dell’Unione Europea.
In particolare, l’articolo 1 conferisce al Governo la delega per il recepimento delle direttive europee, mentre l'articolo 2 lo autorizza ad adottare, entro diciotto mesi dall'entrata in vigore della legge, disposizioni sanzionatorie per le violazioni degli atti normativi dell'Unione Europea, fatte salve le norme penali vigenti.
Un elemento innovativo è rappresentato dall'articolo 3, inserito durante l’esame al Senato, che istituisce un tavolo tecnico presso il Ministero della Salute. Questo tavolo avrà il compito di monitorare l’attuazione della sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea del 3 marzo 2022 (causa C-590/20), riguardante la remunerazione dei medici in formazione specialistica, in linea con gli obblighi europei.
Capo II – Le Direttive Europee
Il Capo II è dedicato al recepimento di numerose direttive europee in vari ambiti, tra cui:
- Direttiva (UE) 2023/2225: sulla regolamentazione dei contratti di credito ai consumatori, nota anche come Second Consumer Credit Directive (CCD2);
- Direttiva (UE) 2024/1226: che definisce i reati e le sanzioni relativi alla violazione delle misure restrittive adottate dall'Unione Europea;
- Direttiva (UE) 2024/2831: che punta al miglioramento delle condizioni di lavoro nelle piattaforme digitali, un passo importante per la protezione dei lavoratori in un contesto economico in rapida evoluzione;
- Direttiva (UE) 2024/1640: sui meccanismi che gli Stati membri devono istituire per prevenire l'uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo.
Inoltre, numerose altre direttive riguardano settori cruciali come la tutela ambientale, la gestione dei rifiuti, la qualità dell’aria, e la protezione dei consumatori, con l’obiettivo di allineare l’Italia alle politiche europee in materia di sostenibilità e giustizia sociale.
Capo III – Adeguamento alla Normativa Europea
Il Capo III si concentra sull'adeguamento della normativa nazionale ai regolamenti europei. Tra i principali regolamenti da recepire, si annoverano:
- Regolamento (UE) 2024/1991: mira al ripristino degli ecosistemi degradati europei, contribuendo a raggiungere gli obiettivi climatici e di biodiversità dell’UE;
- Regolamento (UE) 2022/1616: riguarda i materiali plastici riciclati destinati al contatto con alimenti, una misura cruciale per la sostenibilità ambientale.
Anche in questo caso, l’adeguamento della normativa nazionale riflette la crescente attenzione dell'UE alla sostenibilità, alla sicurezza dei prodotti e alla tutela della salute pubblica.
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