È stato ufficialmente registrato dalla Corte dei conti il nuovo DPCM del 17 aprile 2025 (Dipartimento per l'informazione e l'editoria), che definisce gli interventi previsti per sostenere il settore dell’editoria nel corso del 2025. Il piano mette a disposizione un totale di 82 milioni di euro, finanziati attraverso il Fondo unico per il pluralismo e l’innovazione digitale dell’informazione e dell’editoria.
Le misure sono pensate per aiutare concretamente le imprese del settore, con contributi che vanno dal supporto alle edicole fino agli aiuti diretti agli editori, in un’ottica di innovazione e tutela della pluralità dell’informazione.
Il decreto del 17 aprile 2025 si inserisce nel quadro della legge 198/2016 e tiene conto:
Ripartizione delle risorse
Le risorse sono così ripartite:
I criteri e le modalità per accedere ai contributi saranno stabiliti con specifici provvedimenti adottati dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria.
NOTA BENE: Nel 2025 gli incentivi per nuove assunzioni legate alla digitalizzazione dell’editoria e per gli investimenti in tecnologie avanzate destinati al settore editoriale e alle emittenti radiofoniche e televisive sono regolati da un secondo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Questo provvedimento è attualmente all’esame del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e del Ministero del Lavoro, ai fini dell’acquisizione del necessario parere congiunto.
Alle attività commerciali dedicate esclusivamente alla vendita di quotidiani e riviste viene riconosciuto un contributo economico fino a un massimo di 4.000 euro. Questo aiuto copre il 60% delle spese sostenute nel 2024 per alcuni costi operativi, tra cui:
Le spese sono considerate al netto dell’IVA, ove applicabile.
Il fondo complessivo disponibile per questa misura è fissato in 10 milioni di euro, che rappresentano il limite massimo di spesa previsto.
Infine, questo contributo rientra nei limiti previsti dal Regolamento UE 2831/2023, relativo agli aiuti “de minimis”, ovvero alle agevolazioni concesse in misura ridotta per non alterare la concorrenza nel mercato interno.
Per l’anno 2025 è previsto un contributo fino a 4.000 euro anche per i negozi che, pur non essendo edicole esclusive, sono autorizzati alla vendita di quotidiani e periodici e operano in comuni dove non esistono edicole tradizionali. Questi punti vendita vengono individuati secondo quanto previsto dall’articolo 2, comma 3, del D.lgs. 170/2001.
L’aiuto copre il 60% delle spese sostenute nel 2024, in proporzione all’attività di vendita di prodotti editoriali.
Tra le spese ammissibili rientrano:
Il contributo è calcolato in base al rapporto percentuale dei ricavi derivanti dalla vendita di giornali, riviste e periodici sul totale dei ricavi complessivi del punto vendita nel 2024. Il fondo massimo disponibile per questa misura è pari a 3 milioni di euro.
Anche in questo caso, i contributi sono concessi nel rispetto dei limiti stabiliti dal Regolamento UE 2831/2023 sugli aiuti “de minimis”.
Per rafforzare la presenza della stampa sul territorio nazionale, le aziende che si occupano della distribuzione di quotidiani e periodici potranno ricevere un contributo economico se garantiscono la consegna diretta ai punti vendita nei comuni con meno di 5.000 abitanti, dove spesso la rete di vendita è più fragile o assente.
Il contributo previsto è:
Il sostegno è esteso anche alle nuove attività di vendita avviate nel corso del 2025 nei comuni indicati.
L’importo massimo stanziato per questa misura è di 4 milioni di euro.
Le imprese beneficiarie devono rispettare il principio di non discriminazione nelle condizioni economiche e logistiche di consegna, in conformità all’art. 5 del D.lgs. 170/2001.
È importante notare che l’erogazione di questo contributo è subordinata all’approvazione della Commissione Europea, in base a quanto stabilito dall’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea.
Per far fronte all’aumento eccezionale dei costi di produzione e incoraggiare la diffusione dell’informazione, è previsto un contributo straordinario a favore delle imprese editrici di quotidiani e periodici.
L’incentivo consiste in 10 centesimi di euro per ogni copia cartacea venduta nel corso del 2023, sia tramite acquisto diretto in edicola che attraverso abbonamento, compresi i punti vendita non esclusivi. Sono escluse le vendite effettuate in blocco, che non rientrano nel calcolo del contributo.
Il fondo totale disponibile per questa misura è fissato a 65 milioni di euro.
Anche in questo caso, l’effettiva erogazione del contributo è subordinata all’autorizzazione della Commissione Europea, come previsto dall’art. 108, par. 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea.
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