Morti bianche, figli naturali tutelati

Pubblicato il 28 marzo 2009

Con sentenza n. 86/2009, la Consulta ha operato una piena equiparazione tra figli naturali e legittimi, continuando, tuttavia, a considerare su due piani diversi la famiglia di fatto e quella fondata sul matrimonio; la Corte, in particolare, ha negato alla convivente del lavoratore deceduto per infortunio il diritto a percepire dall'Inail il 50% della retribuzione dello stesso come invece espressamente riconosciuto dalla legge al coniuge superstite. Contestualmente, la pronuncia riconosce, altresì, che al figlio naturale del lavoratore deceduto e della convivente vada corrisposto il 40% della retribuzione del padre, e non il 20% previsto dalla legge per ciascun figlio, in considerazione del fatto che il figlio naturale non può godere di quel plus di assistenza che deriva dall'attribuzione al genitore superstite del 50% della rendita.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Autoimpiego Centro Nord e Resto al Sud 2.0: come presentare le domande

15/10/2025

Assegno di inclusione, come fare domanda per il rinnovo

15/10/2025

Soci Snc: responsabilità diretta per decreto ingiuntivo non opposto

15/10/2025

Contanti non dichiarati in dogana: buona fede da escludere

15/10/2025

Contributi 2025 per punti vendita quotidiani senza edicole: al via le domande

15/10/2025

Datori di lavoro e lavoratori autonomi agricoli: iscrizione diretta all’INPS

15/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy