Nei conferimenti garanzie ridotte

Pubblicato il 10 giugno 2008 In occasione del recepimento della direttiva comunitaria 2006/68/Ce molte critiche sono state sollevate. Una fra queste è quella mossa dal presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, Claudio Siciliotti, che reclama una minore tutela per i diritti di soci e terzi e una semplificazione delle procedure, in realtà “solo apparente”. Il recepimento della direttiva comunitaria è previsto per il prossimo 19 giugno e con esso verrebbero ad essere modificati alcuni punti della precedente direttiva 77/91/Cee, che resta, ad oggi, uno dei cardini del diritto societario comunitario. Tuttavia, l’esigenza di una modernizzazione e semplificazione della norma si è avvertita già dalla fine degli anni novanta a seguito della relazione del gruppo Slim e di un successivo gruppo di esperti del diritto societario. Siciliotti, in una nota diffusa ieri, esprime perplessità soprattutto riguardo al fatto della sostanziale cancellazione dell’obbligatorietà della relazione di stima del conferimento in natura, sia nella costituzione della società sia nell’aumento del capitale sociale. In particolare, i commercialisti giudicano negativamente l’eliminazione per le Spa “chiuse”.
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