Nel contratto più tutele sanitarie

Pubblicato il 06 maggio 2006

Nel contratto di lavoro per i dipendenti degli studi professionali viene rilanciato il diritto all’assistenza sanitaria integrativa (Cadiprof). E’ prevista, infatti, una più puntuale regolamentazione che prevede appunto l’obbligo di iscrizione alla Cassa per tutti i lavoratori subordinati ai quali si applica il contratto. Nell’articolo 138 del testo unificato di rinnovo viene specificato, infatti, che “il contributo di 13 euro, dovuto alla Cadiprof, è parte integrante del trattamento economico in quanto è sostitutivo di un aumento contrattuale”. Tale importo non può “essere erogato direttamente al lavoratore”, né il datore di lavoro può stipulare polizze alternative a favore dei dipendenti, aventi medesima copertura assicurativa. Pertanto, secondo le parti “deve ritenersi irrinunciabile il diritto del dipendente all’Assistenza Sanitaria supplementare”. Il datore di lavoro dovrà, quindi, versare per ogni dipendente un contributo di 13 euro (per 12 mensilità) e, in funzione della data di assunzione, è previsto anche un contributo di ingresso una tantum, pari a 24 euro per ogni lavoratore. L’intero contributo versato alla Cassa è fiscalmente esente fino ad un limite di 3.615,20 euro. I versamenti sono trimestrali (31 marzo, 30 giugno, 30 settembre e 31 dicembre). Fino al 30 giugno 2006 il versamento dei contributi si esegue con il bollettino MAV, inviato direttamente dalla Cassa al datore di lavoro. E’ in arrivo la convenzione con l’Inps per la riscossione dei contributi tramite il modello F24.

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