Niente giurisdizione italiana se lo scafo non entra nelle acque territoriali

Pubblicato il 09 settembre 2010
Con sentenza n. 32960 dell'8 settembre 2010, la Cassazione ha sottolineato come, nel caso in cui un'imbarcazione straniera violi le leggi dello Stato “rivieristico”, quest'ultimo sia legittimato a inseguire e catturare in mare la nave a patto, però, che l'inseguimento abbia inizio “non appena una delle imbarcazioni minori operanti in équipe con essa e addette al trasbordo della merce verso terra entri nelle acque territoriali”. 

Il caso sottoposto all'attenzione dei giudici di legittimità riguardava una motonave turca il cui capitano era stato condannato dai giudici di merito per aver compiuto atti idonei a procurare l'ingresso illegale nel territorio dello Stato di 63 persone. La Corte di cassazione, nel dettaglio, ha annullato la decisione di specie per difetto di giurisdizione dell'autorità giudiziaria italiana sull'assunto che i fatti si erano svolti oltre lo spazio delle acque territoriali italiane.
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