Niente ingiuria se l'insulto segue la provocazione

Pubblicato il 21 novembre 2011 Con sentenza n. 36883 del 2011, la Corte di cassazione ha confermato la decisione con cui il Tribunale di Cagliari aveva annullato la condanna per ingiuria impartita dal giudice di pace nei confronti di un automobilista che aveva rivolto l'appellativo di “cafone” nei confronti di un soggetto il quale, ostruendo la carreggiata con il suo veicolo, aveva impedito il transito nella strada.

Secondo la Suprema corte, in particolare, la condotta dell'imputato era da considerare scriminata in presenza di una provocazione da fatto ingiusto. Era anche emerso, nel corso dell'istruttoria, che l'altro automobilista aveva reagito alle lamentele, in un primo tempo pacifiche, dell'utente accusato con “gesti che avevano acuito la tensione”.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Dimissioni per fatti concludenti: cambia la comunicazione del datore di lavoro

02/05/2025

Festival del lavoro 2025: sicurezza, etica e innovazione al centro della sedicesima edizione

02/05/2025

CCNL Videofonografici - Ipotesi di accordo del 14/04/2025

30/04/2025

Videofonografici - Nuovi minimi e una tantum

30/04/2025

Riforma magistratura onoraria: la legge entra in vigore

30/04/2025

Countdown per i somministrati al 30 giugno 2025: cosa cambia

30/04/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy