Niente mobbing in azienda

Pubblicato il 27 giugno 2009
Con una sentenza depositata ieri, la n. 26594, la Corte di cassazione ha confermato la decisione con cui i giudici dei gradi precedenti avevano assolto dal reato di maltrattamenti un capoufficio che, in una grande azienda, soleva vessare una dipendente. La Corte, in particolare, dopo aver precisato che il mobbing, nel nostro ordinamento, non costituisce una fattispecie di per sé punita penalmente, ha spiegato che per veder riconosciuto il reato di maltrattamenti occorre che le vessazioni siano avvenute in un lavoro il cui ambiente sia tanto piccolo da essere familiare. Il maltrattamento, insomma, non è rilevabile nelle grandi aziende. Esclusa la strada penale, quindi, l'unico rimedio che rimane alla dipendente è quello dell'azione civile e, dunque, del risarcimento dei danni.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Cambio del luogo di lavoro e legge applicabile: i chiarimenti della CGUE

12/12/2025

INAIL: dal 2026, assegno di incollocabilità fino a 67 anni

12/12/2025

Cndcec: chiarimenti su obbligo formativo in materia di antiriciclaggio

12/12/2025

Gestione rifiuti e TARI: esclusa l’aliquota ridotta per la tariffa

12/12/2025

Contributi 2025 per eventi sportivi: requisiti e scadenze per ASD e SSD

12/12/2025

Esportazione rottami metallici extra-UE: nuova piattaforma digitale dal 15 dicembre

12/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy