Niente mobbing in azienda

Pubblicato il 27 giugno 2009
Con una sentenza depositata ieri, la n. 26594, la Corte di cassazione ha confermato la decisione con cui i giudici dei gradi precedenti avevano assolto dal reato di maltrattamenti un capoufficio che, in una grande azienda, soleva vessare una dipendente. La Corte, in particolare, dopo aver precisato che il mobbing, nel nostro ordinamento, non costituisce una fattispecie di per sé punita penalmente, ha spiegato che per veder riconosciuto il reato di maltrattamenti occorre che le vessazioni siano avvenute in un lavoro il cui ambiente sia tanto piccolo da essere familiare. Il maltrattamento, insomma, non è rilevabile nelle grandi aziende. Esclusa la strada penale, quindi, l'unico rimedio che rimane alla dipendente è quello dell'azione civile e, dunque, del risarcimento dei danni.
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