Niente studio di settore per il praticante legale abilitato al patrocinio

Pubblicato il 22 settembre 2010
Ribaltata dai giudici di legittimità – sentenza n. 19951 del 21 settembre 2010 – la decisione di gravame con cui la Commissione tributaria regionale della Lombardia aveva ritenuto legittimo un avviso di accertamento Iva ed Irpef notificato ad una contribuente che svolgeva l'attività di praticante legale con l'abilitazione al patrocinio. La ricorrente era stata sottoposta ad accertamento su base parametrica in considerazione del fatto che la stessa aveva aperto la partita Iva. 

Ma l'applicazione degli standard di settore non era, in realtà, legittima finché la contribuente non avesse raggiunto il titolo professionale di avvocato.

Per la Corte di legittimità, infatti, “è manifestamente illogico ritenere che sia sufficiente l'apertura della partita Iva, perché siano assicurati clienti, ricavi e redditi, così come la predisposizione della propria posizione tributaria non è un indice di produzione di reddito”.
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