No al marchio che crea confusione

Pubblicato il 21 settembre 2012 La Corte di cassazione, con la sentenza n. 15957 del 2012, ha confermato le decisioni con cui i giudici di merito avevano riconosciuto la responsabilità penale di un imprenditore, accusato del reato di contraffazione e concorrenza sleale, per aver registrato un marchio che si distingueva da uno già esistente per la sola presenza della "&" commerciale.

Secondo la Suprema corte, la registrazione aveva prodotto una situazione di confusione in considerazione del tenue grado di somiglianza tra i prodotti a cui erano abbinati i detti marchi e dell'elevato grado di somiglianza tra marchi medesimi. E ciò tenendo anche conto della “vicinanza dei canali di approvvigionamento al mercato” dei rispettivi prodotti.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Consulenti del lavoro: in scadenza la seconda rata contributiva all'ENPACL

20/06/2025

Controllo digitale sul lavoro: rischi e sfide del monitoraggio

20/06/2025

Bando Isi 2024: concluso click day del 19 giugno

20/06/2025

Tessere di identificazione dei lavoratori per rafforzare la sicurezza sul lavoro

20/06/2025

Bonus edilizi, la prima casa è agevolata

20/06/2025

Revoca delle dimissioni: iter, tempistiche e obblighi

20/06/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy