No alla condanna per usura se è la vittima a proporre gli interessi esorbitanti

Pubblicato il 04 giugno 2012 Con la sentenza n. 19953 del 25 maggio 2012, la Corte di cassazione ha provveduto ad annullare, con rinvio, la misura cautelare degli arresti domiciliari disposta dai giudici di merito nei confronti di un uomo accusato del reato di usura e tentata estorsione.

I giudici di legittimità hanno ritenuto rilevanti, ai fini della propria statuizione, le dichiarazioni rilasciate dalla persona offesa anche nell’ambito di alcune telefonate intercettate dalle quali era emerso che la proposta di corresponsione di interessi usurari proveniva dalla vittima stessa.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Visite mediche di controllo: nuove funzionalità dall'Inps

16/05/2025

Pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi con le deroghe Amato

16/05/2025

Comunicazione e denuncia di Infortunio: nuovi applicativi dal 23 maggio

16/05/2025

Autoimpiego nei settori strategici in GU: doppio bonus per i giovani

16/05/2025

Ecobonus: omessa comunicazione a ENEA? La detrazione rimane

16/05/2025

Bonus investimenti 4.0 2025: modello aggiornato per prenotare il tax credit

16/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy