No all'Irap per il commercialista che svolge incarichi in consigli di amministrazione

Pubblicato il 17 settembre 2010 Ancora una sentenza in materia di Irap della sezione tributaria della Corte di cassazione a favore del contribuente: la n. 19607 del 16 settembre scorso ha accolto il ricorso presentato da un commercialista che aveva ricevuto dalla Ctr il diniego del rimborso Irap versata negli anni dal 1998 al 2001 per compensi percepiti come membro di consigli di amministrazione e collegi sindacali.

Per le Entrate l'imposta era dovuta in quanto dalla denuncia dei redditi del contribuente erano emersi elevati importi percepiti come sindaco e revisore di società, segnali inequivocabili di autonoma organizzazione.

Di tutt'altro avviso la Corte di cassazione che ha aperto la strada al rimborso per il professionista sostenendo che l'imposta deve ritenersi illegittima qualora applicata ad un commercialista che abbia prodotto reddito come sindaco e revisore di società senza avvalersi di una autonoma organizzazione. E l'esistenza di alti compensi professionali, conclude la sentenza, non è indice della presenza di tale requisito.
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