Norma debole per il trust

Pubblicato il 17 settembre 2006

Il nuovo articolo 2645-ter del Codice civile (trascrizione dell’atto di donazione) si presenta ancora come un frammento di disciplina, tale da essere solo vagamente assimilabile al trust, in quanto il vincolo di destinazione non prevede il trasferimento della proprietà al beneficiario. Piuttosto, affermano gli autori dell’analisi, l’interpretazione letterale porta a ritenere che il vincolo di destinazione comporterebbe una semplice limitazione di responsabilità (in relazione ai debiti contratti per realizzare il fine di destinazione), non la creazione di un patrimonio segregato. Inoltre, proseguono Napoli e Villani, il beneficiario del vincolo assumerebbe una posizione molto più simile a quella del creditore di un diritto certo ed esigibile che non a quella del titolare di un’aspettativa , qual’è, invece, il beneficiario del trust.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

NIS, al via la seconda fase: misure, obblighi e scadenze ACN

02/05/2025

Licenziamento in malattia legittimo se l’attività extra ostacola la guarigione

02/05/2025

Credito estero: no a decadenza per omessa indicazione in dichiarazione

02/05/2025

UCPI: sciopero e manifestazione nazionale contro il Decreto sicurezza

02/05/2025

Maternità e formazione professionale continua, chiarimenti commercialisti

02/05/2025

Superbonus e CILA-S: decadenza dell’agevolazione per mancata compilazione del quadro F

02/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy