Nuovo regime contabile di Cassa Urge decreto attuativo

Pubblicato il 11 marzo 2017

Contabilità per cassa: il tempo è scaduto. Servono urgenti modifiche e il decreto attuativo, altrimenti è impossibile effettuare la necessaria pianificazione e conseguente scelta.

“Se nel giro di qualche giorno tale provvedimento di modifica non sarà reso disponibile la scelta per molti professionisti potrebbe essere quella di portare in regime ordinario molte delle contabilità per le quali si era scelta la modalità semplificata, operazione che, oltre a creare notevoli disagi a livello operativo, priverebbe il contribuente di beneficiare delle agevolazioni previste dal punto di vista degli adempimenti con un danno importante anche dal punto di vista economico”.

Questo il monito dell'Associazione nazionale commercialisti, lanciato per voce del Presidente Marco Cuchel, in merito alle criticità relative al nuovo regime contabile di Cassa (introdotto, per i piccoli contribuenti in contabilità semplificata, dalla Legge di Bilancio 2017).

Il nuovo regime è in vigore già dal 1° gennaio 2017.

Si legge, nel comunicato stampa Anc del 10 marzo 2017, che la norma di riferimento - contenuta nella Legge di Bilancio 2017 - prevedeva espressamente l’emanazione entro il 31 gennaio 2017 di uno specifico decreto per dare attuazione alle modifiche. Purtroppo, tranne le scarne indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate i primi di febbraio, in occasione di Telefisco, niente di quanto previsto ed atteso è stato ad oggi varato.

Gli interventi da attuare

Con particolare riferimento alle rimanenze di magazzino e al riporto delle perdite, sono stati prospettati, durante gli incontri al Mef, interventi quali la possibilità del riporto delle perdite in 5/10 anni o addirittura il ripristino delle rimanenze finali nel calcolo della nuova base imponibile.

Ma, ad oggi, non si registrano passi in avanti.

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