Ok alle riprese del dipendente che ruba

Pubblicato il 02 giugno 2010
La Cassazione, con sentenza depositata lo scorso 1° giugno, la n. 20722, ha ritenuto legittimo il licenziamento comminato ad una cassiera che era stata ripresa dalle telecamere mentre rubava i soldi dalla cassa del bar dove lavorava.

La donna si era opposta alla misura sostenendo il mancato rispetto della sua riservatezza da parte del datore; di diverso avviso i giudici di legittimità i quali hanno spiegato come anche se gli articoli 4 e 38 dello Statuto dei lavoratori implichino l'accordo sindacale a fini di riservatezza dei lavoratori nello svolgimento dell'attività lavorativa, tali articoli tuttavia non determinano il divieto dei cosiddetti controlli difensivi del patrimonio aziendale da azioni delittuose da chiunque provenienti. Ne consegue che, nei casi come quello in esame, “non si ravvisa inutilizzabilità di prove di reato acquisite mediante riprese filmate, ancorché sia perciò imputato un lavoratore subordinato”.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Piano Transizione 4.0: al via la compensazione. Ok ai nuovi modelli

29/04/2024

Riders: un cambio di passo con la direttiva UE?

29/04/2024

Sede trasferita in altro Stato membro? Norme italiane inapplicabili

29/04/2024

Lotta al lavoro sommerso, arriva la task force istituzionale

29/04/2024

Contraddittorio preventivo, gli atti esclusi

29/04/2024

Rimborso Iva trimestrale: scadenza

29/04/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy