Orlando su esecuzione pene

Pubblicato il 18 novembre 2016

Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando è intervenuto alla sessione del 16 novembre 2016, organizzata dal Cortile dei Gentili e dedicata al tema “Pena e Speranza. Carceri, riabilitazione, educazione della pena, riforme possibili”, tenutasi presso la Nuova Aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari.

In particolare, il Guardasigilli ha ricordato - non senza sottacere i risultati positivi conseguiti, quale un più efficace sistema di pene alternative e miglioramenti in fatto di sovraffollamento - che è in discussione al Senato la riforma sul sistema penitenziario, che si augura venga approvata al più presto, anche in risposta ai frequenti appelli di Papa Francesco sulle carceri.

Il tener conto delle condizioni concrete con le quali viene eseguita la pena, del modo attraverso il quale il detenuto reagisce alla stessa e se c’è stato o meno un percorso di riabilitazione e reinserimento – dichiara ancora Orlando – è lo spirito profondo a cui si ispira la delega per la suddetta riforma.

Mentre l’amnistia e l’indulto – osserva – sono strumenti straordinari ma non una strada percorribile, in quanto non vi sarebbero i  numeri necessari in Parlamento per l’approvazione.

 

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