Paradisi fiscali, l’identikit è diventato più ambiguo

Pubblicato il 11 febbraio 2008 L’imminente passaggio (voluto dalla Finanziaria 2008) dall’attuale sistema “black list” all’assetto basato sulle “white list”, presenta numerosi punti critici. Uno tra tutti, nel “cambio di rotta” non si è tenuto in debito conto che una condizione positiva (residenza in un Paese white list) è assai diversa da una negativa (non residenza in un Paese black list); perciò, subordinare l’applicazione di un regime tributario alla circostanza che una società estera non sia residente in un Paese black list non equivale a subordinare tale regime alla residenza di tale società in un Paese black list. In ogni caso, il decreto ministeriale di prossima emanazione dovrebbe contenere due liste, delle quali la prima (articolo 168-bis, comma 1, Tuir) si fonda sul solo scambio di informazioni, la seconda (articolo 168-bis, comma 2, Tuir) sul criterio del livello di imposizione. In attesa, resteranno in vigore le vecchie liste e norme fiscali.
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