Partite IVA: modifica dei termini di versamento. ANC critica

Pubblicato il 27 agosto 2018

Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 agosto 2018, al fine di tener conto delle esigenze generali rappresentate dalle categorie professionali in relazione ai numerosi adempimenti fiscali da porre in essere per conto dei contribuenti titolari di partita IVA, dispone - per l’anno 2018 - che i citati soggetti titolari di partita IVA tenuti ai versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi e da quella in materia di imposta regionale sulle attività produttive, che optano per il pagamento rateale, possano effettuare i versamenti, previa maggiorazione dello 0,40 per cento a titolo di interesse corrispettivo, in rate mensili di pari importo secondo le seguenti scadenze:

I suddetti contribuenti possono, comunque, effettuare i versamenti secondo il “vecchio calendario”, che prevede il pagamento in cinque rate mensili di pari importo, di cui le prime due aventi scadenza nello stesso giorno, il 20 agosto.

Si ricorda, a questo punto, che il prossimo appuntamento per il versamento rateale delle imposte è fissato al 17 settembre 2018: terza quota (interessi dello 0,33%) per chi segue il "vecchio piano", seconda quota (interessi dello 0,29%) per chi ha scelto invece il nuovo piano rateale.

Critiche Anc alla rimodulazione delle scadenze dei versamenti delle imposte

L’eliminazione della doppia scadenza del 20 agosto, per la prima e la seconda rata del saldo e dell’acconto delle imposte sui redditi, è stata richiesta a gran voce dalla categoria professionale dei commercialisti, che da sempre lamenta un eccessivo carico di lavoro oltre che un notevole disagio per i contribuenti titolari di partita IVA che hanno optato per la rateizzazione delle imposte sui redditi.

Secondo l’Anc la proroga della doppia scadenza del 20 agosto sarebbe di per sé una misura giusta e pienamente condivisibile, ciò che non piace, invece, sono i tempi in cui la rimodulazione della scadenza dei versamenti è avvenuta: nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, al 14 agosto (data della pubblicazione ufficiale del Dpcm) i commercialisti hanno già predisposto le deleghe di pagamento tramite Entratel per i contribuenti assistiti oppure hanno già consegnato loro le deleghe con gli importi delle due rate da versare.

Sottolinea Marco Cuchel Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti “Certo è che eliminare l’anomalia delle due rate al 20 agosto praticamente a ridosso della scadenza interessata, non solo non determina alcun beneficio, ma se pensiamo al periodo dell’anno in cui ci troviamo e al lavoro già svolto dai commercialisti in vista dell’adempimento, è sostanzialmente fonte di difficoltà e malumori”.

Con rammarico, quindi, il Presidente Anc osserva che, nonostante le promesse di cambiamento, “il lavoro svolto dai professionisti continua ad avere una considerazione pressoché nulla, una situazione questa che rende auspicabile l’avvio di un dialogo nuovo capace di creare le condizioni di un vero cambiamento nell’interesse del sistema fiscale e della collettività”.

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