Rivalutati il trattamento minimo INPS e l’assegno sociale dal 1° gennaio 2025. I nuovi importi, sono stati comunicati dall’Istituto di previdenza con la circolare n. 23 del 28 gennaio 2025.
La rivalutazione in parola incide sui limiti di riconoscimento delle prestazioni collegate al reddito e delle prestazioni previdenziali.
Ma andiamo con ordine e analizziamo i contenuti della circolare.
Come ogni anno, a gennaio, l’INPS comunica il completamento delle operazioni di rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali. Per l’anno 2025 tali lavorazioni hanno riguardato oltre 20 milioni di posizioni e sono dettagliate nella citata circolare n. 23 del 2025.
L’INPS ricorda che il decreto interministeriale del 15 novembre 2024 ha stabilito la perequazione automatica delle pensioni con decorrenza dal 1° gennaio 2025.
Il calcolo della rivalutazione tiene conto del cumulo perequativo: si considera come unico trattamento l’insieme delle pensioni percepite dal beneficiario, siano esse erogate dall’INPS o da altri enti presenti nel Casellario Centrale delle Pensioni.
Sono escluse dalla rivalutazione cumulativa:
L’importo di rivalutazione viene ripartito proporzionalmente tra le pensioni del beneficiario, con rivalutazione al lordo delle eventuali trattenute.
Indice definitivo per il 2024
L’indice di rivalutazione definitivo per l'anno 2023 è confermato in misura pari a +5,4% dal 1° gennaio 2024 (articolo 1, decreto interministeriale 15 novembre 2024)
Non sono pertanto sono previsti conguagli a titolo di rivalutazione per l’anno 2024.
Indice provvisorio per il 2025
L’indice provvisorio di rivalutazione per il 2025 è pari a +0,8%, con applicazione a partire dal 1° gennaio 2025 (articolo 2 del decreto interministeriale 15 novembre 2024)
Trattamenti minimi e assegni vitalizi per gli anni 2024 (definitivo) e 2025 (provvisorio)
Decorrenza |
Trattamento Minimo (Mensile) |
Assegno Vitalizio (Mensile) |
Trattamento Minimo (Annuale) |
Assegno Vitalizio (Annuale) |
1° gennaio 2024 |
598,61 € |
341,24 € |
7.781,93 € |
4.436,12 € |
1° gennaio 2025 |
603,40 € |
343,97 € |
7.844,20 € |
4.471,61 € |
Come previsto dall’articolo 1, comma 478, della Legge n. 160/2019, la rivalutazione è applicata secondo il seguente meccanismo progressivo (stabilito dall'articolo 34, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n. 448):
Tabella delle fasce di importo dei trattamenti e modalità di rivalutazione per l’anno 2025
Fasce di importo |
Rivalutazione (%) |
Aumento (%) |
Fasce di importo (€) |
Fino a 4 volte il TM |
100% |
+0,80% |
Fino a 2.394,44 |
Da 4 a 5 volte il TM |
90% |
+0,72% |
2.394,45 - 2.993,05 |
Oltre 5 volte il TM |
75% |
+0,60% |
Da 2.993,06 |
Per il 2025, come stabilito dall’articolo 1, comma 180, della Legge di Bilancio 2025 (legge 30 dicembre 2024, n. 207), la rivalutazione automatica stabilita dall'articolo 34, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n. 448 non si applica ai pensionati residenti all’estero “per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori al trattamento minimo INPS, con riferimento all’importo complessivo dei trattamenti medesimi”.
Viene in ogni caso fatta salva l’attribuzione dell’incremento fino a concorrenza dell’importo minimo, come maggiorato in base al medesimo meccanismo di perequazione automatica.
L’incremento delle pensioni minime, introdotto dalla legge di Bilancio 2023 (articolo 1, comma 310, della legge 29 dicembre 2022, n. 197), è stato prorogato fino al 2026 dalla legge di Bilancio 2025 (articolo 1, comma 177, della legge 30 dicembre 2024, n. 207).
La misura dell’incremento è pari a +2,2% per il 2025 e a +1,3% per l’anno 2026.
L’incremento massimo applicato sul trattamento minimo mensile in pagamento per il 2025 è pari a 13,27 € (2,2% del TM 603,40 €), per un importo massimo totale riconosciuto di 616,67 €.
Per l’anno 2025, i trattamenti per le vittime di atti di terrorismo, esclusi dalla alla disciplina del cumulo perequativo, vengono rivalutati singolarmente con un incremento massimo pari al 1,25%.
Pensioni sociali e assegni sociali
Per il 2025 gli importi (valori provvisori) riferiti ai trattamenti minimi, agli assegni vitalizi, alle pensioni sociali e agli assegni sociali per l'anno 2025 sono i seguenti (tabella B, allegato 2 alla circolare n. 23 del 28 gennaio 2025).
Importi mensili
Decorrenza |
Trattamenti minimi |
Assegni vitalizi |
Pensioni sociali |
Assegni sociali |
1° gennaio 2025 |
603,40 € |
343,97 € |
443,95 € |
538,69 € |
Importi annui
Decorrenza |
Trattamenti minimi |
Assegni vitalizi |
Pensioni sociali |
Assegni sociali |
1° gennaio 2025 |
7.844,20 € |
4.471,61 € |
5.771,35 € |
7.002,97 € |
Prestazioni a favore di invalidi civili
La rivalutazione si estende alle pensioni e agli assegni per invalidi civili, ciechi e sordomuti. I limiti di reddito aumentano dell’1,6% rispetto al 2024.
Il limite di reddito per il diritto all’assegno mensile degli invalidi parziali e delle indennità di frequenza è quello stabilito per la pensione sociale (art. 12 della legge 30 dicembre 1991, n. 412).
Incrementi per mutilati e ex dipendenti pubblici
Le indennità accessorie per mutilati e per ex dipendenti pubblici sono rivalutate del +4,49%, in linea con l’aumento delle retribuzioni contrattuali.
I pagamenti delle pensioni e delle prestazioni assistenziali seguiranno il calendario consueto, vale a dire saranno pagate il primo giorno bancabile del mese (secondo giorno bancabile solo per il mese di gennaio).
Il certificato di pensione per il 2025 è disponibile online nell’area riservata del portale INPS.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".