Pensioni: agevolazioni per esodati e precoci dalla conversione del Dl “proroghe”

Pubblicato il 18 gennaio 2012 Le Commissioni parlamentari sono al lavoro sugli emendamenti presentati al Dl “proroghe”: su 858 ne sono rimasti 347. Il diario di viaggio della legge di conversione segna per oggi l'inizio della votazione in commissione con l'obiettivo di far approdare il testo in Aula a Montecitorio lunedì 23 gennaio.

In primo piano c'è allo studio la possibilità di prorogare di un anno l'entrata in vigore della riforma sulla previdenza attuata con il D.L. n. 201/2011 per quanto riguarda "esodati" e “precoci”.

L'obiettivo è di salvaguardare coloro i quali, vigenti le vecchie disposizioni, hanno beneficiato degli incentivi per lasciare in anticipo il lavoro ma che, a seguito dei criteri introdotti con la riforma previdenziale, rischiano di rimanere senza stipendio e senza pensione.

Inoltre, sempre in tema di pensioni, si tenta di salvare i lavoratori «precoci» - ossia coloro che hanno cominciato a lavorare tra i 16 e i 18 anni di età – dalla stretta prevista dalla riforma attenuando i disincentivi per i pensionamenti degli "under 62".

APPROFONDIMENTO
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Decreto correttivo Irpef-Ires 2025: modifiche su cooperative compliance e derivazione rafforzata

19/11/2025

Fallito senza esdebitazione? No alla nuova richiesta

19/11/2025

Avviso RiGenerazioni 2025: finanziamenti per progetti giovanili

19/11/2025

Bonus elettrodomestici 2025: boom di richieste nel click day. Cosa fare ora

19/11/2025

Indebita compensazione: prova del reato anche senza modelli F24

19/11/2025

Cedolare secca e uso foresteria: la parola alle Sezioni Unite

19/11/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy