Per commercialità e residenza triennio sempre da verificare

Pubblicato il 13 gennaio 2005

Esistono ancora dei problemi irrisolti nei rapporti tra la partecipation exemption e i conferimenti effettuati in regime di neutralità: le questioni da risolvere restano legate alle disposizioni per cui i requisiti della commercialità e della residenza della società partecipata al di fuori dei "paradisi fiscali" devono sussistere ininterrottamente, al momento del realizzo della partecipazione, almeno dall'inizio del terzo periodo d'imposta anteriore al realizzo stesso. La circolare 36/E delle Entrate riconosce il meccanismo dei "conferimenti neutrali" solo in relazione agli effetti che questi producono sui requisiti soggettivi (periodo minimo di possesso e iscrizione della partecipazione), mentre ritiene applicabile il principio della "continuità" anche agli effetti dei requisiti "oggettivi" (residenza fiscale ed esercizio di imprese commerciali). Applicando i principi previsti per le fusioni e le scissioni, si dovrebbe negare l'esenzione per le partecipazioni derivanti da conferimenti di aziende "commerciali" effettuati da parte di società prevalentemente "non commerciali".

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

INPS: nasce DOT, assistente virtuale basato su IA

16/06/2025

Indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo: cosa cambia dal 2025

16/06/2025

Reati tributari: tenuità del fatto se il debito fiscale è quasi estinto

16/06/2025

Ferie 2023 non godute: adempimenti e scadenze

16/06/2025

Fermo pesca 2024: c'è tempo fino al 4 luglio

16/06/2025

Cassazione: responsabilità 231 anche per le srl unipersonali

16/06/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy