Per i reati tributari la confisca per equivalente non è retroattiva

Pubblicato il 21 novembre 2009
Con un'ordinanza del 20 novembre 2009, la n. 301, la Consulta ha dichiarato manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale degli artt. 200 e 322-ter del c.p., dell'art. 321, comma 2, del c.p.c., nonché dell'art. 1, comma 143, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, sollevata, per contrasto con gli artt. 3 e 117 della Costituzione, dal Gip del Tribunale di Napoli. Le norme contestate sono quelle che concernono la confisca per equivalente e, in particolare, la sua non retroattività in presenza di reati tributari.

La Corte costituzionae, nel testo della decisione, ha spiegato che "la confisca per equivalente - in ragione della mancanza di pericolosità dei beni che ne costituiscono oggetto, unitamente all'assenza di un “rapporto di pertinenzialità” tra il reato ed i beni - palesa una connotazione prevalentemente afflittiva ed ha, dunque, una natura «eminentemente sanzionatoria», tale da impedire l'applicabilità a tale misura patrimoniale del principio generale della retroattività delle misure di sicurezza, sancito dall'art. 200 c. p.".
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Donazione di quote societarie: quando spetta l’esenzione

28/10/2025

Bonus ristrutturazioni 2025: esclusa la detrazione al 50% per i residenti all’estero

28/10/2025

Immobile iscritto in catasto? Imu è dovuta anche senza abitabilità

28/10/2025

Assunzione a termine: attenzione alla causale sostitutiva. I requisiti essenziali

28/10/2025

Nuovi codici ATECO e adempimenti collegati

28/10/2025

Casa e studio collegati: quando serve l’autorizzazione del PM per l'accesso fiscale

28/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy