Per le gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro è responsabile tutto il consiglio di amministrazione

Pubblicato il 05 novembre 2010 La Cassazione, con sentenza n. 38991 del 4 novembre 2010, ha confermato la condanna per omicidio colposo dei consiglieri di amministrazione e del direttore di uno stabilimento industriale di Verbania per la morte di alcuni operai avvenuta a seguito dell'esposizione all'amianto.

Gli amministratori sono stati tutti ritenuti responsabili dalla Corte di legittimità in considerazione dell'estrema gravità delle violazioni, reiterate e strutturali, delle disposizioni sull'igiene del lavoro le cui decisioni, di alto livello aziendale, non avrebbero potuto essere delegate.

 Con la decisione, i giudici di legittimità hanno anche riconosciuto come legittimati a costituirsi parte civile gli enti di fatto – nella specie il sindacato - per la richiesta dei danni morali “per la lesione dell'interesse statutariamente perseguito di garantire la salute dei lavoratori nell'ambiente di lavoro, presidiato costituzionalmente dagli articoli 2 e 32 della Costituzione”, e di quelli patrimoniali conseguenti alle “eventuali diminuzioni patrimoniali conseguenti alla riduzione delle adesioni dei lavoratori per il venir meno della fiducia nella capacità rappresentativa dell'istituzione “.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Passaggi di ruolo: come gestirli nell'era della trasformazione digitale

04/07/2025

Abuso d’ufficio: per la Corte costituzionale l’abrogazione è legittima

04/07/2025

Sicurezza sociale: accordo Italia-Moldova

04/07/2025

Precompilata, regole per spese sanitarie e veterinarie

04/07/2025

Procura alle liti in lingua straniera valida per le Sezioni Unite

04/07/2025

Sicurezza sul lavoro: più malattie, infortuni in itinere e decessi tra studenti

04/07/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy