Per l'ok all'arresto Ue non serve la sentenza

Pubblicato il 20 aprile 2009
La sesta sezione penale della Cassazione, con sentenza n. 15223 depositata l'8 aprile 2009, ha equiparato la disciplina del mandato d'arresto europeo, spiccato ai fini dell'esecuzione della pena, a quello emesso per finalità processuali. Il caso esaminato riguardava un cittadino rumeno condannato nel proprio Paese per concorso in rapina il cui arresto e consegna erano stati sollecitati dai giudici della Romania alla magistratura italiana senza che fosse stata trasmessa la copia della pronuncia della condanna. La Corte d'appello di Reggio Calabria aveva comunque dato via alla consegna dell'uomo per fargli scontare la pena nel suo Paese. Da qui il ricorso del rumeno in Cassazione. Quest'ultima, tuttavia, sull'assunto che dal testo del mandato fosse comunque possibile dedurre la pronuncia di condanna per rapina, la partecipazione dell'uomo a tutti i gradi del giudizio e l'irrevocabilità della sentenza, ha ritenuto la trasmissione della copia della condanna, di fatto, inutile in quanto di per sé non avrebbe potuto aggiungere nulla.
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