Pesca tassata nel Paese d’esercizio

Pubblicato il 08 settembre 2006

La concessione dei diritti di pesca su un fiume è da considerare come un servizio su un bene immobile e come tale segue le disposizioni connesse al luogo dove esso si trova. Di conseguenza, secondo di giustizia Ue (causa C-166/05) tale concessione costituisce una prestazione di servizio rilevante ai fini Iva nello Stato dove il fiume scorre. La pronuncia degli eurogiudici chiarisce le regole per l’applicazione dell’imposta sul valore aggiunto, riconoscendo che la concessione del diritto di pesca non è soggetta a imposta nel Paese dove è stabilito chi cede a titolo oneroso i permessi di pesca, mentre è luogo di tassazione quello di consumo o di utilizzo del servizio.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Bando ISI 2025: dall'Inail 600 milioni di euro a fondo perduto per la sicurezza

19/12/2025

Inail: nuove funzionalità per l'accesso agli atti

19/12/2025

Terzo settore: aggiornate le Norme di comportamento degli organi di controllo

19/12/2025

Prelievo erariale unico: compilazione modello F24 Accise

19/12/2025

Licenziamento per GMO dopo riorganizzazione aziendale con AI: legittimo

19/12/2025

5 per mille Onlus: elenchi 2025 pubblicati e nuove regole 2026

19/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy