Più facile sequestrare il bene acquistato con proventi illeciti

Pubblicato il 12 aprile 2010

E’ possibile disporre il sequestro preventivo di beni, acquisiti con profitti derivanti da fatti illeciti, accertando il divario tra valore del bene e reddito dichiarato dal possessore.

In questo senso è orientata la sentenza n. 11795 del 2010, pronunciata dalla sesta sezione penale della Corte di cassazione, sottolineando come il sequestro sia condizionato anche dalla giustificazione che può essere data dal proprietario del bene circa la sua legittima provenienza. Rammentano i giudici di cassazione che non esclude la confisca dei singoli beni il fatto che essi siano stati acquistati diversi anni prima dalla commissione del reato; inoltre non deve forzatamente esistere un nesso tra bene sottoposto a sequestro e reato.

E’ essenziale invece che il proprietario del bene non abbia dato una valida giustificazione alla sproporzione tra reddito dichiarato e valore del bene acquistato.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Inps, nuovo manuale di classificazione previdenziale

10/10/2025

IA: dal CNDCEC la clausola contrattuale tipo per i professionisti

10/10/2025

Anomalie IVA 2023: segnalazione per la compliance

10/10/2025

Intelligenza artificiale: al via il nuovo reato di deepfake

10/10/2025

Intelligenza artificiale: nuovi obblighi in vigore per aziende e professionisti

10/10/2025

Amianto e protezione dei lavoratori, cosa cambia

10/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy