Piccoli prestiti, l’ausiliario resta

Pubblicato il 18 settembre 2006

lavoro della Cassazione, con la sentenza n. 18698 del 2006, intervenendo nel caso del licenziamento di un dipendente di una clinica privata reo di aver chiesto in prestito piccole somme di denaro ai degenti, regolarmente restituite in breve tempo, ha stabilito che tale licenziamento è illegittimo ritenendo il comportamento del dipendente non così grave da ledere in maniera irrimediabile il rapporto di fiducia  con il datore di lavoro. Tanto più che, nel caso esaminato, non si è riscontrato che la circostanza del rifiuto del prestito potesse ingenerare il timore da parte dei ricoverati di non ricevere adeguata assistenza, in quanto la qualifica di semplice ausiliario e le mansioni di pulizia espletate dal lavoratore nella casa di cura, non sono risultate così importanti da poter rappresentare minaccia di ritorsioni.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Passaggi di ruolo: come gestirli nell'era della trasformazione digitale

04/07/2025

Abuso d’ufficio: per la Corte costituzionale l’abrogazione è legittima

04/07/2025

Sicurezza sociale: accordo Italia-Moldova

04/07/2025

Precompilata, regole per spese sanitarie e veterinarie

04/07/2025

Procura alle liti in lingua straniera valida per le Sezioni Unite

04/07/2025

Sicurezza sul lavoro: più malattie, infortuni in itinere e decessi tra studenti

04/07/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy