Posta elettronica e Smartphone ai dipendenti

Pubblicato il 20 febbraio 2017

Nonostante il datore di lavoro abbia il diritto di verificare l'esatto adempimento della prestazione professionale ed il corretto utilizzo degli strumenti di lavoro forniti ai dipendenti, deve in ogni caso salvaguardare la libertà e la dignità di questi ultimi, attenendosi ai limiti previsti dalla normativa.

Non è quindi possibile effettuare controlli indiscriminati su posta elettronica e dati personali contenuti negli smartphone in dotazione al personale.

Inoltre, la normativa in materia di controlli a distanza non consente di effettuare attività idonee a realizzare, anche indirettamente, il controllo massivo, prolungato e indiscriminato dell'attività del lavoratore.

Stante quanto sopra, il Garante della Privacy, con provvedimento n. 547 del 22 dicembre 2016, ha dichiarato l’illiceità del trattamento effettuato da una multinazionale che:

Ad ogni modo il Garante si è riservato di valutare, con autonomo procedimento, la sussistenza dei presupposti per la contestazione di violazioni amministrative nei confronti della società.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

NIS, al via la seconda fase: misure, obblighi e scadenze ACN

02/05/2025

Licenziamento in malattia legittimo se l’attività extra ostacola la guarigione

02/05/2025

Credito estero: no a decadenza per omessa indicazione in dichiarazione

02/05/2025

UCPI: sciopero e manifestazione nazionale contro il Decreto sicurezza

02/05/2025

Maternità e formazione professionale continua, chiarimenti commercialisti

02/05/2025

Superbonus e CILA-S: decadenza dell’agevolazione per mancata compilazione del quadro F

02/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy