Primo sì del Governo alla cittadinanza a punti

Pubblicato il 21 maggio 2010
Nella riunione del 20 maggio scorso, il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di regolamento, proposto dal Presidente del Consiglio dei ministri e dal ministro dell’Interno, che introduce la “cittadinanza a punti”, l'accordo di integrazione tra Stato e stranieri, da siglare al momento della presentazione della richiesta di permesso di soggiorno, in base al quale l'istante verrà valutato dalle autorità italiane, nell'arco di due anni, sotto il profilo della condotta e dell'integrazione. Il fine è quello della concessione di un attestato di integrazione che sarà poi essenziale per l'ottenimento della cittadinanza.

Il testo del regolamento, attuativo del disegno di legge sulla sicurezza approvato in Parlamento lo scorso 15 luglio 2009, prevede che tale accordo venga applicato agli immigrati, giunti in Italia dopo l'entrata in vigore del regolamento, che rientrino nella fascia di età tra i 16 ed i 65 anni. Esenzione per i giovani che avranno completato il ciclo della scuola dell'obbligo.

Prima di procedere ad una seconda lettura del testo, il Governo dovrà attendere i pareri disposti dalla legge.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

La trasparenza fiscale nel percorso di sostenibilità

05/08/2025

Giustizia civile: 500 giudici da remoto e organici potenziati

05/08/2025

Licenziamento per motivo oggettivo e rifiuto di mansioni inferiori

05/08/2025

ZES Marche e Umbria: via libera al rilancio economico

05/08/2025

Reddito di lavoro autonomo: l'analisi della Fondazione studi

05/08/2025

Più tempo per codice dello spettacolo, contratti di lavoro e equo compenso

05/08/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy