Processo civile: Bonafede apre a negoziazione in materia di lavoro

Pubblicato il 17 gennaio 2020

Si è tenuto ieri, 16 gennaio, un incontro sulla riforma del processo civile, presieduto dal Guardasigilli, Alfonso Bonafede.

Ai lavori, hanno preso parte i rappresentanti del Consiglio Nazionale Forense, dell’Organismo Congressuale Forense, dell’Associazione Nazionale Magistrati, dell’Unione nazionali delle Camere civili, dell’Associazione italiana giovani avvocati e dell’Associazione Giuslavoristi italiani.

A margine dell’appuntamento, il presidente del CNF, Andrea Mascherin, ha espresso la propria soddisfazione per quanto concerne il metodo di confronto proseguito dal ministro sui temi della giustizia e che, relativamente alla riforma processuale civile, ha portato alla riconvocazione del tavolo sulla riforma, con accoglimento “di importanti proposte presentate dall’avvocatura”.

CNF e AGI soddisfatti per l’apertura su testo Ddl

Nella nota pubblicata sul sito del Consiglio nazionale forense subito dopo l’incontro, viene spiegato che il ministro Bonafede, rispetto alla riforma del processo civile e al testo da ultimo approvato dal CDM, “ha dimostrato attenzione alle ragioni prospettate, anche in previsione di quello che sarà l’iter parlamentare, nonché un’importante e apprezzabile apertura sul tema della negoziazione assistita in materia di lavoro.

Sul punto, il consigliere del CNF, Andrea Pasqualin, presente ieri, aveva sottolineato la necessità di rivedere alcune parti del testo di riforma, “con particolare riferimento al mantenimento degli spazi di interlocuzione difensiva attualmente previsti, anche al fine, da tutti condiviso, di evitare il proliferare di liti sul rito civile”.

Ciò che anche per il presidente Mascherin è essenziale, in materia, è la promozione del ruolo dell’avvocato, anche attraverso l’effettiva previsione della negoziazione assistita in materia di lavoro “da attribuire agli avvocati giuslavoristi”.

La notizia dell’apertura del ministro Bonafede alla negoziazione in materia di lavoro - che, si rammenta, era stata esclusa all'ultimo minuto dall’ultima versione del Ddl sul processo civile, per come licenziato dal Consiglio dei ministri lo scorso 5 dicembre 2019 - è stata accolta con particolare soddisfazione dall’Associazione Giuslavoristi italiani, che ha manifestato pieno apprezzamento per la disponibilità manifestata dal Guardasigilli a modifiche parlamentari che rendano effettiva tale possibilità.

Il presidente dell’AGI, Aldo Bottini, ha in proposito sottolineato come anche gli avvocati debbano “poter partecipare a pieno titolo alla composizione stragiudiziale delle liti in materia di lavoro”.

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