Processo penale telematico: nuove modifiche evolutive per la APP

Pubblicato il 15 gennaio 2025

La Direzione Generale dei Sistemi Informativi Automatizzati (DGSIA) del Ministero della Giustizia ha emesso, il 13 gennaio 2025, una nuova circolare operativa che introduce aggiornamenti e modifiche evolutive al Processo penale telematico (PPT).

Le disposizioni riguardano specificamente la redazione e il deposito telematico degli atti processuali, nonché la gestione dei verbali di udienza tramite l'applicativo APP.

Le modifiche introdotte, che saranno operative dal 14 gennaio 2025, si inseriscono nel quadro evolutivo già delineato da precedenti comunicazioni della stessa Direzione (si rinvia al post: nota DGSIA su verbali udienza e acquisizioni documentali".

PPT: le nuove funzionalità

Funzione redigi/carica atto da firmare

Nella circolare viene fatto presente che per la redazione degli atti nativi digitali con APP può avvenire, alternativamente:

Punto di accesso unificato

Per semplificare le operazioni dell'utente, è stato unificato il punto di accesso alla redazione degli atti con il tasto "Redigi/carica atto da firmare", sostituendo le precedenti funzioni separate.

L’utente seleziona la tipologia di atto dal "titolario" dell’applicativo, che mostra le opzioni disponibili: "Redigi atto" o "Carica atto da firmare".

Se la voce del "titolario" non è disponibile, è possibile utilizzare "atto generico" compilando un campo note. Tuttavia, questa opzione è consigliata solo in assenza confermata della tipologia specifica, per garantire qualità, uniformità dei dati e utilità statistica.

La ricerca degli atti può essere effettuata per categorie, fase, rito o inserendo direttamente il nome nella barra di ricerca.

Gestione dei documenti acquisiti dall'Ufficio

Per quanto riguarda i documenti acquisiti durante le udienze, viene segnalato che la funzione “Carica documenti e atti delle parti o degli ausiliari” permette l'integrazione di documenti presentati altri soggetti abilitati nel fascicolo informatico, senza richiedere l'apposizione di una firma digitale.

La funzione è destinata all’acquisizione di documenti da soggetti abilitati esterni, come difensori e periti, mentre i provvedimenti dei magistrati devono essere caricati, firmati con firma remota e depositati tramite la procedura “Carica atto da firmare”.

Tali documenti, una volta caricati, sono resi disponibili nella sezione "documenti" del fascicolo e non necessitano di ulteriori annotazioni.

Per procedere con il caricamento, l’utente deve selezionare dal menù a tendina la tipologia specifica del documento; in questo modo, ne viene facilitata l’individuazione per future ricerche o consultazioni.

Gestione dei verbali di udienza

La gestione dei verbali di udienza è soggetta a una procedura rigorosa: essi devono essere redatti e firmati digitalmente tramite l'applicativo APP.

La modifica evolutiva introdotta prevede che l’ausiliario del magistrato, dopo aver redatto e firmato digitalmente il verbale di udienza su APP, lo sottoponga al giudice per l’apposizione del visto digitale, come stabilito dall’art. 483, comma 1-bis, c.p.p., prima del deposito.

La procedura si applica a tutti i verbali, inclusi quelli relativi ai procedimenti in camera di consiglio.

Dopo il visto del giudice, il verbale ritorna all’ausiliario che lo ha redatto, il quale procede al deposito nel fascicolo.

L’ausiliario, in altri termini, accedendo al fascicolo informatico, può caricare un verbale redatto esternamente, firmarlo digitalmente, sottoporlo al magistrato per il visto e successivamente depositarlo nel fascicolo.

Redazione e deposito delle sentenze

La redazione e il deposito delle sentenze seguono un iter strutturato.

La data di deposito - viene evidenziato nella circolare - sarà riportata sul provvedimento dal momento in cui il giudice, tramite il tasto “deposita”, trasmette la sentenza alla cancelleria tramite l’applicativo.

Sono previste modalità distinte per le sentenze dibattimentali con motivazione contestuale o differita, e la procedura consente di caricare e firmare digitalmente solo il dispositivo della sentenza, ove necessario.

Mentre il dispositivo viene firmato esclusivamente dal magistrato, la sentenza completa della motivazione richiede anche la firma del cancelliere al momento del deposito nel fascicolo.

La circolare conclude ribadendo l’importanza di diffondere le istruzioni tra magistrati e personale amministrativo, al fine di garantire un’applicazione uniforme delle nuove procedure e un miglioramento generale nell’utilizzo degli strumenti tecnologici.

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