Professionisti: fari puntati sulle tariffe minime

Pubblicato il 07 aprile 2010
Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha annunciato che nel corso dell'incontro del 15 aprile con i presidenti dei consigli nazionali degli ordini, verranno affrontati argomenti quali la formazione professionale, le società tra professionisti e le tariffe minime. In particolare, con riferimento a quest'ultimo tema il Guardasigilli ha già manifestato l'intenzione di procedere alla loro reintroduzione. Per Alfano occorre, infatti, garantire ”prestazioni efficaci e tariffe che siano semplici, comprensibili, eque e trasparenti”. Il ministro si scaglia, quindi, contro la Legge Bersani sulle liberalizzazioni ritenuta produttiva di “risultati paradossali” che non avrebbero portato benefici per i cittadini ma solamente problemi di qualità della prestazione. Un passo indietro, questo, a giudizio del presidente dell'Antritrust, Antonio Catricalà secondo cui, per contro, le tariffe costituiscono un “labirinto” dove solo i professionisti possono orientarsi.

Alfano annuncia che la riforma delle professioni, frutto di una scelta da condividere insieme agli Ordini, verrà siglata entro la fine di questa legislatura. Le modifiche saranno orientate da principi generali poi applicati a scelte specifiche. Dopo aver ascoltato le voci di tutti gli ordini – sottolinea il Guardasigilli - “proporremo delle riforme che siano in grado di tenere insieme la dignità ed il prestigio delle professioni insieme agli interessi del singolo cittadino. Come già abbiamo fatto per l’avvocatura”.
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