Reati a mezzo stampa senza detenzione

Pubblicato il 14 marzo 2014 Con sentenza n. 12203 del 13 marzo 2014, la Corte di cassazione ha annullato, con rinvio, la decisione con cui, nell'ambito di un processo per diffamazione, il redattore e il direttore di un quotidiano locale erano stati condannati a sei mesi di carcere per aver offeso la reputazione dei due militari.

I due imputati erano accusati di aver pubblicato un articolo dove avevano attribuito a questi ultimi un furto ai danni di un commilitone, senza dare la notizia che, successivamente, il procedimento a loro carico era stato archiviato.

I giudici di Cassazione, in particolare, hanno disposto l'annullamento della sentenza di merito invitando la Corte d'appello che si occuperà del riesame della vicenda ad escludere la pena della detenzione.

Sul punto la Suprema corte si è infatti allineata all'orientamento della Corte europea dei diritti dell'Uomo secondo cui, nei casi come quello di specie, solo circostanze eccezionali legittimerebbero la sostituzione della multa con la detenzione.  

Diversamente – continua la Corte – verrebbe compromesso il ruolo stesso dei giornalisti per i quali sussiste un diritto-dovere di informare il pubblico su questioni di interesse generale.
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