Reddito dell'imprenditore sotto la soglia di povertà? Giustificata la rettifica del Fisco

Pubblicato il 15 novembre 2014 E' da considerare come “anomala” la situazione commerciale dell'imprenditore che dichiari un reddito inferiore alla soglia Istat di povertà assoluta.

La medesima situazione giustifica, di per sé, la rettifica della dichiarazione fiscale operata dall'Erario ai sensi dell'articolo 39, comma 1 lett. d) del DPR n. 600/1973, a meno che il contribuente non dimostri concretamente l'effettiva sussistenza di un “operare quasi in perdita”.

Maggiori ricavi presunti con onere della prova a carico del contribuente

Ed infatti, nelle ipotesi come quella descritta, è legittimo che l'Ufficio dubiti della veridicità di quanto dichiarato, desumendo, sulla base di presunzioni semplici, maggiori ricavi, con conseguente spostamento dell'onere della prova a carico del contribuente.

E' quanto evidenziato dalla Corte di cassazione con la sentenza n. 24313 del 14 novembre 2014.

Nel testo della decisione viene evidenziato come ricorra un'ipotesi di “contabilità inattendibile per comportamenti economicamente ingiustificati” ogni volta che si rilevino, come nel caso esaminato, esiti antieconomici, non ragionevoli e contrari ai canoni imprenditoriali.
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