Rendimenti famiglie ad aliquota zero

Pubblicato il 24 maggio 2016

Nel corso del convegno della Cna sul tema “una nuova finanza per le piccole imprese”, il viceministro dell'Economia, Enrico Morando, ha annunciato un prossimo provvedimento del Governo che avrà come obiettivo quello di introdurre “un'aliquota zero sui rendimenti per gli investimenti “pazienti” delle famiglie, che cioè mantengano per tre anni quell'investimento”.

Investimento nelle PMI appetibile

In altri termini, si vogliono agevolare le famiglie che avranno la pazienza di aspettare che l'investimento da loro fatto nelle PMI dia il suo rendimento, quindi sappiano aspettare comunque almeno tre anni e, in tal caso, lo Stato garantirà loro un'aliquota a zero sulla tassazione del rendimento stesso.

Dunque, in un contesto come quello attuale in cui i rendimenti dei titoli di stato sono molto bassi, si offrirà l'opportunità di “riorientare” il risparmio delle famiglie per finanziare la crescita.

La ragione del provvedimento – secondo Morando – è che attualmente il finanziamento della nostra economia è troppo concentrato sulle banche ed è, quindi, opportuno, in linea con i parametri europei, introdurre delle misure che favoriscano forme di finanziamento da parte del mercato, in aggiunta a quelle del sistema bancario.

Pertanto, anche se le banche sono uno strumento fondamentale per il credito alle imprese, sarebbe opportuno riuscire a spostare parte crescente del risparmio delle famiglie italiane verso il finanziamento diretto delle imprese. E per far ciò, è necessario favorire anche fiscalmente gli investimenti delle famiglie direttamente sul capitale di rischio delle imprese, in particolare artigiane e Pmi.

Ammodernamento energetico

Durante il convegno della Cna ed un incontro con i professionisti a Milano, il viceministro Morando ha, poi, preannunciato anche un programma di riqualificazione energetica dei condomini a basso reddito.

La misura allo studio è volta a favorire gli interventi edilizio-impiantistici per l'efficientamento energetico di molti edifici condominiali. Si tratta di un intervento di edilizia popolare che si serve di un fondo di capitali esterni specializzato in interventi di risparmio energetico e che si sostituisce al condominio nel sostenere le spese. La fonte di finanziamento dovrebbe, infatti, arrivare non dal reddito dei condomini ma dal risparmio energetico che nel corso degli anni si va a realizzare.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Cambio del luogo di lavoro e legge applicabile: i chiarimenti della CGUE

12/12/2025

INAIL: dal 2026, assegno di incollocabilità fino a 67 anni

12/12/2025

Cndcec: chiarimenti su obbligo formativo in materia di antiriciclaggio

12/12/2025

Gestione rifiuti e TARI: esclusa l’aliquota ridotta per la tariffa

12/12/2025

Contributi 2025 per eventi sportivi: requisiti e scadenze per ASD e SSD

12/12/2025

Esportazione rottami metallici extra-UE: nuova piattaforma digitale dal 15 dicembre

12/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy