Con una lettera ufficiale datata 1° luglio 2025 e firmata dalla Commissaria europea per i servizi finanziari, Maria Luís Albuquerque, la Commissione Europea ha comunicato all’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) la decisione di prorogare dal 31 ottobre al 30 novembre 2025 il termine per la consegna del parere tecnico sulla revisione degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS).
La richiesta, proveniente dallo stesso EFRAG, è stata accolta positivamente e mira a rafforzare la qualità e l’efficacia del processo di semplificazione degli standard europei di rendicontazione di sostenibilità, in linea con gli obiettivi di maggiore leggibilità, interoperabilità e riduzione degli oneri informativi per le imprese.
Uno degli effetti più rilevanti di questa proroga riguarda l’estensione del periodo di consultazione pubblica, che passerà dagli iniziali 30-45 giorni a 60 giorni completi. La nuova finestra temporale si aprirà alla fine di luglio e si chiuderà a fine settembre 2025. Questo lasso di tempo supplementare consentirà una partecipazione più ampia e consapevole da parte degli stakeholder, contribuendo a raccogliere osservazioni articolate sulle bozze di standard riformulati (Exposure Drafts).
Secondo quanto annunciato dal presidente dell’EFRAG SRB, Patrick de Cambourg, “questo tempo aggiuntivo permetterà un processo di consultazione più inclusivo e robusto, aiutandoci a fornire un parere tecnico che rifletta sia l’usabilità che l’ambizione del reporting di sostenibilità”.
Nel testo della lettera inviata all’EFRAG SRB, la Commissione elenca diverse raccomandazioni puntuali:
Dopo l’estensione della consultazione pubblica, l’EFRAG ha previsto l’organizzazione di eventi informativi e di confronto con le parti interessate tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. Questo percorso fa seguito alle attività di engagement già condotte tra aprile e maggio 2025, che hanno raccolto i primi feedback da parte del mercato.
Il nuovo parere tecnico, atteso entro il 30 novembre 2025, sarà dunque frutto di un processo più inclusivo e riflessivo. La sua finalizzazione dovrà rispondere alla duplice sfida posta da Bruxelles: semplificare senza compromettere la qualità della rendicontazione, e garantire un framework normativo più snello e allineato a livello globale.
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