Riforma sanzioni tributarie con “ultra-tardività” della dichiarazione

Pubblicato il 29 ottobre 2015

Il 7 ottobre scorso, è stato pubblicato nella G.U. n. 233 il Decreto n. 158 del 24.09.2015, attuativo della legge delega 23 dell'11 marzo 2014.

Il contenuto del decreto rispecchia gli indirizzi forniti dalla delega al Governo relativamente alla revisione del sistema sanzionatorio penale/tributario secondo criteri di predeterminazione e di proporzionalità rispetto alla gravità dei comportamenti del contribuente. Il provvedimento accoglie quelli che sono gli indirizzi della Corte di Giustizia europea in materia di registrazione Iva, prevedendo una sanzione fissa se la violazione fiscale non abbia comportato danno alle casse dell’erario con specifico riferimento alla violazione degli obblighi di documentazione e registrazione delle operazioni.

Tra le novità, emerge la possibilità di presentare con una riduzione delle sanzioni la dichiarazione omessa, quando questa sia presentata non oltre la scadenza della dichiarazione successiva, e se non sono stati avviati accessi e verifiche.

Si va dunque dalle violazioni dichiarative a quelle sui versamenti, da quelle dei sostituti d’imposta a quelle tipiche dell’Iva, andando anche a modificare importanti istituti tipici delle diverse imposte d’atto.

Secondo quanto previsto dal decreto, le nuove disposizioni saranno applicabili a partire dal 01.01.2017, nel presente documento se ne analizzano alcune tra le principali. 

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